Dopo l’incontro dello scorso 18 gennaio con il Ministro Stefano Patuanelli e la Sottosegretaria Alessia Morani si era aperto un serrato confronto tra Fipe Confcommercio e Fiepet Confesercenti, il Ministero dello Sviluppo economico e i vertici del CTS-Comitato Tecnico Scientifico. Oggi si intravedono i primi risultati concreti: il CTS ha infatti condiviso di valutare in modo differente i diversi profili di rischio all’interno del settore della ristorazione, privilegiando chi ha a disposizione spazi e sedute per la consumazione di cibi e bevande. Il CTS, però, sottolinea che tale possibilità dovrà essere accompagnata dal massimo rigore sull’applicazione di misure di sicurezza sanitaria: distanziamento di un metro non solo tra i tavoli, ma anche nelle aree di passaggio, l’utilizzo sistematico dei dispositivi di protezione individuale per gli addetti al servizio, l’esposizione di una chiara informativa all’esterno dei locali con l’indicazione della capienza massima. «È un risultato significativo che arriva grazie a un confronto intenso e propositivo – ha commentato Lino Enrico Stoppani, presidente di Fipe-Confcommercio –. Dopo un anno nel quale le nostre attività sono state costrette a rimanere chiuse o a lavorare in condizioni proibitive, ai tavoli istituzionali ci siamo fatti portavoce del grande disagio del settore, ma abbiamo anche cercato delle soluzioni realistiche e tempestive, dimostrando che era possibile tornare a lavorare in sicurezza. (…) Ci auguriamo che il Governo che si sta costituendo in questi giorni provveda nel più breve tempo possibile all’emanazione di un nuovo Dpcm per consentire di aprire a cena fino alle 22 in fascia gialla e durante le ore diurne in fascia arancione a chi ha spazi con tavoli». Giancarlo Banchieri, presidente di Fiepet-Confesercenti, ha aggiunto: «I nuovi criteri di valutazione segnano un cambiamento importante nell’approccio alla questione sicurezza nei pubblici esercizi». «Con Fipe Confcommercio e Fiepet Confesercenti – ha concluso la sottosegretaria Morani – abbiamo fatto un lavoro serio e costruttivo per aiutare i nostri ristoratori che stanno affrontando questa pandemia con coraggio e abnegazione. Le osservazioni del CTS sul protocollo presentato dalle associazioni costituiscono una importante indicazione per il prossimo governo che avrà l’onere di valutarne la possibile traduzione in un provvedimento».

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