PRIORITÀ GUARDARE AI GIOVANI
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UN PROGETTO PER LA TUTELA DELL’ACQUAVITE A INDICAZIONE GEOGRAFICA. CHE GUARDA AI GIOVANI E SI DOVRÀ PORRE LA SFIDA DELLA MISCELAZIONE
23%
CONSUMATORI CHE HANNO RIDOTTO I CONSUMI
DI GRAPPA DALLO SCOPPIO DELLA PANDEMIA
35%
CONSUMATORI CHE VORREBBERO
PROVARE COCKTAIL A BASE GRAPPA
Fonte: Consumer Survey Nomisma per AssoDistil
«Ciò che credo interessi a ogni produttore e che sarà uno dei compiti del nuovo Consorzio è trovare il modo di coinvolgere i giovani, oggi tra i consumatori meno forti. Guardando, se necessario, anche al mondo del miscelato». Sono parole di Cesare Mazzetti, Presidente del Comitato Acqueviti di AssoDistil, realtà che, con l’Istituto Nazionale Grappa, ha dato vita alla trasformazione di quest’ultimo in Consorzio Nazionale di Tutela per l’Indicazione Geografica Grappa. Un nuovo progetto che mira alla tutela e promozione dell’acquavite a indicazione geografica. «Sono soddisfatto per questo primo risultato – ha sottolineato Nuccio Caffo, Presidente del Consorzio. – Ma questo è solo il punto di partenza».
LA SFIDA DEL RILANCIO POST PANDEMIA
Tra gli obiettivi del neonato Consorzio c’è il rilancio del distillato di “bandiera” che ha sofferto i prolungati lockdown, come registra il significativo dato di Nomisma: il 23% dei consumatori italiani ha ridotto i consumi di grappa dallo scoppio della pandemia. La fascia su cui lavorare di più è senz’altro quella più giovane. Generazione Z, in particolare. «È necessario saper spiegare il prodotto – sottolinea Elvio Bonollo, Vicepresidente del Consorzio. – Una volta spiegata, la grappa è un prodotto che conquista e fidelizza. Anche nei confronti dei giovani».
COS’È
L’Istituto Nazionale Grappa, fondato nel 1996, in collaborazione con AssoDistil si trasforma in Consorzio Nazionale di Tutela per l’indicazione Geografica Grappa
OBIETTIVI
Tutela, promozione, divulgazione e creazione di valore condiviso per il rilancio della grappa
DIRETTIVO
Sebastiano Caffo, Presidente
Elvio Bonollo, Vicepresidente
Prof. Luigi Odello, Presidente del Comitato Scientifico del Consorzio
GRAPPA E MIXOLOGY
Tema delicato è quello della grappa nella miscelazione. I dati parlano di un 35% dei consumatori che vorrebbe provare cocktail a base grappa. Solo il 3%, però, ne ha provato uno. «Un potenziale ampio – sottolinea Emanuele De Faustino di Nomisma – che potrebbe attrarre anche nuovi consumatori. Oggi, infatti, c’è grande voglia di sperimentare». Un orizzonte che non mette tutti d’accordo. «Credo che la grappa nella miscelazione sia un autogol – dichiara Luigi Odello alla guida del Comitato Scientifico del Consorzio. – Ha costi toppo alti per essere scelta come base di un cocktail. Credo, invece, che la grappa debba scoprire nuovi riti per trovare nuovi consumi».