LA SWOT ANALYSIS – PARTE 2

cladio di bernardo chef&b grand hotel rimini

IDENTIFICARE L’EFFICACIA DEL PROPRIO BUSINESS TRAMITE LA VALUTAZIONE DELLE OPPORTUNITÀ E DEI RISCHI

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Tempo di lettura: 7 minuti

Nella prima parte dell’articolo, in cui abbiamo introdotto il metodo dell’analisi SWOT, abbiamo spiegato quanto sia necessario avere ben chiari gli obiettivi aziendali e gli strumenti necessari per raggiungerli attraverso un’opportuna pianificazione. La SWOT ANALYSIS consente infatti di scoprire quale sia il vero potenziale del proprio ristorante, identificandone i punti di forza e di debolezza, i rischi e le opportunità, analizzandone le performance nel breve e nel medio periodo. In questa seconda parte, non resta che capire chi, quando e come dovrebbe farla e in che modo utilizzarla efficacemente.

IL MOMENTO GIUSTO

L’analisi Swot dovrebbe essere fatta nel momento in cui si vuole identificare l’efficacia del business futuro o quando si vuole analizzare un’attività già esistente; quando si devono valutare i benefici e i rischi dell’investimento, trovare una soluzione di fronte a un nuovo concorrente, o, infine, se si vuole rivedere la propria organizzazione aziendale. In queste e in altre situazioni, la Swot Analysis aiuterà a determinare quanto sia competitiva un’azienda e quali siano i suoi punti deboli e i rischi, per bloccarli con nuove opportunità.

PER UN UTILIZZO EFFICACE

Come imprenditori siete chiamati continuamente ad assegnare delle priorità e ad assumere decisioni difficili sullo stanziamento delle risorse. È in questo contesto che l’analisi SWOT vi aiuta a determinare in quali aree indirizzare la vostra energia e le risorse a vostra disposizione. Se siete agli inizi, nella fase di pianificazione condurre un’analisi SWOT può darvi un vantaggio competitivo.

I PROTAGONISTI

Sia i titolari di nuove attività, sia quelli di attività già avviate dovrebbero condurre un’analisi SWOT; per questi ultimi, la cadenza consigliata per condurre l’analisi SWOT è annuale. Considerate l’analisi come una valutazione periodica dello stato dell’attività: vi permetterà di evitare gli intoppi, lavorare sui cambiamenti o miglioramenti necessari e prendere decisioni più lungimiranti nel corso dell’anno.

I PASSAGGI FONDAMENTALI

Un’analisi SWOT non ha valenza scientifica: non esiste un modo per misurarne l’accuratezza o l’attendibilità. Piuttosto è basata sull’abilità di osservare e intuire i fattori interni ed esterni che possono influire sull’attività e, più che richiedere di formulare previsioni accurate, richiede la conoscenza di cosa pianificare. Ecco 5 passaggi da tenere in considerazione:

 

STEP 1.

CREARE IL GRUPPO GIUSTO

Solitamente le decisioni di affari importanti vengono assunte dal titolare dell’azienda dai dipendenti con funzioni dirigenziali. In caso di analisi SWOT, più ampio è il contributo e migliore sarà l’analisi.

 

STEP 2.

TENERE UNA SESSIONE DI BRAINSTORMING

Se siete un piccolo team, invitate tutti a partecipare insieme a voi a una sessione di brainstorming per elencare insieme i punti di forza e di debolezza, le opportunità e le minacce dell’azienda. Nei casi di team più numerosi, la soluzione migliore è chiedere ai partecipanti di stilare e consegnare individualmente le loro liste; in questa fase non preoccupatevi di quanto sia importante ciascuna osservazione: l’obiettivo è raccogliere più dati possibile.

STEP 3.

RIEMPIRE I GAP

Una volta raccolte le idee di tutti e ottenute 4 liste principali, è tempo di riempire i gap: insieme al vostro team potete stabilire quanto sia importante ogni elemento della lista chiedendo a ognuno di scegliere i 3 elementi più importanti per ogni categoria. Potrà così emergere un ordine ricorrente, che vi indicherà su quali elementi focalizzarvi.

 

Esempio di domande che aiutano a mettere in moto il processo di brainstorming.

STEP 4.

DELIMITARE LE LISTE

Ora occorre scremare e delimitare le liste ottenute nella sessione di brainstorming, finché non entreranno in una sola pagina, se disposte in una matrice 2 x 2. Conviene vagliare le voci in base a 2 criteri: forza e plausibilità. Conservate, comunque, le liste integrali in quanto ciò che ora ha meno peso, in futuro potrebbe diventare critico.

Esempio di ‘scrematura’, realizzata per un ristorante situato sul lungomare di una città costiera di 200mila abitanti, con cucina mediterranea e capacità di 80 coperti, in cui si evidenziano i fattori selezionati come i più importanti.

STEP 5.

CREARE DELLE STRATEGIE

In relazione a ciascun elemento della lista finale, create una strategia per sfruttare opportunità e vantaggi e fronteggiare minacce e punti di debolezza. Queste strategie iniziali non devono essere particolarmente articolate, basta un piano d’azione a grandi linee; potrete decidere di espanderle successivamente.

PER UN SUCCESSO DURATURO

Per concludere, senza dubbio eseguire regolarmente l’analisi SWOT non è un’operazione semplice o facile, ma è sicuramente molto vantaggiosa! Perché vi evita il rischio di perdere il contatto con la vostra attività e vi aiuta a mantenere stabile il vostro successo, anche in un mercato instabile come quello della ristorazione.

Claudio Di Bernardo. Presidente AIFBM, è Chef&B Manager del 5 stelle Grand Hotel di Rimini. All’Académie Accor di Parigi ha messo a punto la sua vocazione per la gestione manageriale in cucina, conseguendo il Master in F&B Manager allo Sciacky Europe – Businees School Hotel & Travel Industry.

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