“Gli esperti UNWTO si aspettano una ripresa del turismo internazionale a livello mondiale non prima del 2022. In Europa potrebbe arrivare già dal 3° trimestre 2021”
Il turismo globale ha vissuto l’anno più nero di sempre. 74 % di arrivi internazionali in meno rispetto al 2019. Durante la crisi del 2009 il calo fu del 4%. Ecco i dati dell’Organizzazione mondiale del turismo (UNWTO).
Il segno meno rimbalza da regione a regione, da continente e continente. -69% nelle Americhe, -71% in Europa, -84% in Asia e nelle zone del Pacifico, area che fa registrare il peggior trend in assoluto. Tradotto in cifre parliamo di oltre 500 milioni di turisti internazionali in meno nel 2020 rispetto all’anno precedente nella sola Europa, regione che ha subito il calo maggiore in termini assoluti. 300 milioni in meno per quanto riguarda l’Asia e il Pacifico.
11 peggio rispetto al 2009
I numeri della pandemia, scolpiti nei gli ultimi dati presentati dal barometro del turismo dell’UNWTO, parlano di un impatto più che drammatico. Si stima che il crollo degli arrivi in tutte le destinazioni del mondo produrrà una perdita di 1,3 trilioni di dollari in entrate da esportazione., oltre 11 volte la perdita registrata durante la crisi economica globale del 2009. La crisi ha messo a rischio tra i 100 e i 120 milioni di posti di lavoro. diretti nel turismo, molti dei quali nelle piccole e medie imprese.
Prospettive di ripresa
La reale ripresa del comparto è ancora lontana. Le prospettive di crescita per il 2021 continuano a essere ritoccate al ribasso. L’ultimo sondaggio UNWTO mostra gli esperti divisi su prospettive contrastanti. Il 50% degli interrogati si aspetta una ripresa del turismo internazionale a livello mondiale non prima del 2022., mentre solo il 27% guarda con fiducia già al 3° trimestre 2021. Va meglio in Europa, per la quale la metà degli esperti si attende una ripresa già per il Q3 2021..
Ad allontanarsi è anche l’orizzonte di un possibile e auspicabile ritorno ai numeri pre Covid-19. Per un concreto ritorno ai livelli pre-pandemici del 2019, le previsioni si dividiono tra un 43% che guarda al 2023 e un 41% che sposta la curva addirittura al 2024 o successivamente. Cifre simili per l’Europa: il 51% contro il 35%.
Il turismo post pandemia
Il graduale lancio del vaccino COVID-19 sarà il volano per ripristinare la fiducia dei consumatori. Quello post Covid-19 sarà un turismo all’aria aperta, che metterà la natura al centro del viaggio, con scelte rivolte prevalentemente a un turismo locale.
«Sebbene sia stato fatto molto per rendere possibile viaggiare in modo sicuro, siamo consapevoli che l’esaurirsi di questa crisi è ancora lontano – ha dichiarato il Segretario Generale dell’UNWTO Zurab Pololikashvili. – L’armonizzazione, il coordinamento e la digitalizzazione delle misure di riduzione del rischio relative ai viaggi in era Covid-19, inclusi test, tracciabilità e certificati di vaccinazione, sono basi essenziali per poter promuovere viaggi sicuri e prepararsi alla ripresa del turismo una volta che le condizioni lo consentiranno».
Fonte: unwto.org