CIBUS 2021. Un successo oltre le aspettative.

Si è conclusa la XX edizione di Cibus con i primi segnali di una timida ripresa.

Cibus è una scommessa vinta». Questa la dichiarazione del ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, in visita lo scorso 3 settembre alla Cibus a Parma. «Quando quattro mesi fa si è scelto di fare questa fiera sorsero degli interrogativi. Come autorità politica di governo dobbiamo ringraziare tutti quelli che accettano di fare queste scommesse e permettono al Paese di vincerle».

I NUMERI

2000 AZIENDE ESPOSITRICI

40.000 TOTALE VISITATORI

2000 VISITATORI DALL’ESTERO

Grandi numeri

E i numeri della XX edizione di Cibus parlano chiaro: duemila aziende espositrici, quasi 40mila visitatori, di cui duemila dall’estero. «I principali operatori internazionali che non sono potuti venire hanno inviato i loro sourcer e i loro broker – ha riferito Antonio Cellie, CEO di Fiere di Parma – per non perdere l’opportunità di scoprire le tante innovazioni presenti in fiera. Perché Cibus è esattamente questo: la capacità di innovazione del nostro agroalimentare che incontra una crescente domanda mondiale di authentic Italian».

Sfida vinta

La soddisfazione degli stakeholder è stata sottolineata da Gino Gandolfi, presidente di Fiere di Parma: «Questa edizione di Cibus ha pienamente consegui-to gli obiettivi che si era posta. Le tante attestazioni di apprezzamento da parte delle aziende espositrici, delle associazioni aderenti a Federalimentare e dei consorzi di tutela, mi consentono di poter dire che Cibus 2021 è una sfida vinta dalla community agroalimentare. Voglio anche sottolineare l’attenzione del mondo politico, con la partecipazione di tre ministri e dei principali attori della filiera: agricoltura, industria, grande distribuzione e mondo dell’Horeca. Sulla scia di questo successo, stiamo già lavorando per una edizione record di Cibus, che si terrà a Parma il 3 maggio 2022».

World Food Research and Innovation Forum

Nel corso della quarta e ultima giornata di Cibus si è tenuto il World Food Research and Innovation Forum che ha preso in esame il riflesso sulle imprese delle diverse transizioni climatiche, digitali, sociali. «I consumatori sono molto attenti a queste problematiche – ha detto il ministro Giorgetti intervenendo al convegno – ma dobbiamo anche essere realisti e responsabili nel difendere gli interessi nazionali, consapevoli che le decisioni che prendiamo hanno poi un riflesso sulla vita reale delle nostre imprese». Al World Food Research (promosso dalla Regione Emilia-Romagna, dalle università di Bologna, Parma, Modena e Reggio Emilia, Ferrara, Università Cattolica e altri) è anche intervenuta Erika Andreeta, Partner PwC Italia: «Se vogliamo cogliere realmente i benefici delle risorse finanziarie messe a disposizione dalle istituzioni e continuare a rimanere competitivi nello scenario globale, è fondamentale investire proficuamente in formazione, con l’attuazione di progetti mirati allo sviluppo di competenze per l’utilizzo consapevole delle nuove tecnologie da parte degli addetti ai lavori».

Convegno “Innovare o decrescere”

Nell’ultima giornata di Cibus di è tenuto anche il convegno “Innovare o decrescere”, organizzato dall’Università di Parma e Le Village by CA Parma. L’ateneo ha portato a Cibus nuovi protagonisti del settore in ambito accademico con 16 gruppi di ricerca che si sono messi a disposizione per un programma di incontri one-to-one. In tema di innovazione, è stato presente a Cibus anche SMILE (Smart Manufacturing Innovation Lean Excellence centre), il Digital Innovation Hub nato a Parma per permettere il trasferimento tecnologico tra università e industria, supportare le PMI nella digitalizzazione dei processi operativi e nell’implementazione di metodologie innovative e snelle.

PROSSIMA EDIZIONE: DAL 3 AL 6 MAGGIO 2022

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