di Filippo de Bartolomeis e Niccolò Treppo
#innovazione #startup #PMI
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Anche nel mondo dell’ospitalità è oggi determinante gestire le proprie attività con formule innovative. Optando per realtà considerate con favore anche dal legislatore che, a fronte di determinati requisiti, presentano numerosi vantaggi
Il processo d’innovazione tecnologica che coinvolge il settore dell’Horeca ha recentemente subito un’accelerazione anche a seguito delle nuove esigenze che il periodo pandemico ha creato. Protagoniste di tale scenario sono società generalmente definite “innovative” che sono al centro di normative specifiche atte a incentivarne l’attività e a favorirne lo sviluppo. Nello specifico parliamo di Startup innovative e di PMI innovative.
Realtà considerate con favore anche dal Legislatore che, a fronte di determinati requisiti, presentano numerosi vantaggi. Anche nel settore dell’Horeca e dell’ospitalità in generale.
STARTUP INNOVATIVE
Sono società di capitali, costituite da meno di 5 anni, che soddisfano determinati requisiti di legge, tra cui in primis avere per oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto contenuto tecnologico
PMI INNOVATIVE
Stadio evolutivo delle Startup, si differenziano in maniera significativa per condizioni costitutive (non è ad esempio previsto alcun limite di età per accedere alla relativa sezione speciale del Registro Imprese; è maggiore il limite dimensionale del valore della produzione annua; possono distribuire utili, ecc.)
REQUISITI
Per rientrare in tali categorie è necessario possedere annualmente almeno uno dei seguenti requisiti, se Startup Innovativa, o almeno due, se PMI innovativa
- sostenimento di spese di ricerca e sviluppo: devono essere superiori al 15% del maggiore tra costo e valore della produzione, rilevabili dal bilancio d’esercizio (3% per le PMI innovative).
- impiego di personale qualificato: almeno 1/3 dottori di ricerca, dottorandi o ricercatori, oppure almeno 2/3 con laurea magistrale (per le PMI innovative almeno 1/5 dottori di ricerca, dottorandi o ricercatori, oppure almeno 1/3 con laurea magistrale).
- possesso di una privativa industriale: la società deve essere depositaria o licenziataria di almeno un brevetto o titolare di un software registrato in SIAE.
VANTAGGI
Tra i molteplici vantaggi previsti per tali società si possono annoverare l’esonero dall’imposta di bollo e dei diritti di segreteria per gli adempimenti camerali e dal diritto annuale della Camera di Commercio. Vi sono poi deroghe sulla disciplina delle società di comodo e in perdita sistematica e ancora la possibilità di accesso gratuito al Fondo di Garanzia del Medio Credito Centrale che facilita il ricorso al credito attraverso la concessione di garanzie sui prestiti bancari, con copertura fino all’80% del credito erogato, sulla base di criteri semplificati.
AGEVOLAZIONI FISCALI
L’aspetto più allettante è però senz’altro rappresentato dalle agevolazioni fiscali a favore dei terzi che investono nella società innovativa, strumento di grande attrattiva per la raccolta di capitali di rischio a favore dell’impresa. Agevolazioni che, in particolare, si traducono in vantaggi fiscali sia per le persone fisiche sia per le persone giuridiche, con detrazioni di imposta e deduzioni dal reddito.
Con il Decreto Rilancio è stato inoltre previsto un innalzamento dell’agevolazione al 50% per le sole persone fisiche, per investimenti fino a € 100.000 in Startup innovative e fino a € 300.000 in PMI innovative, nel rispetto però della normativa sugli aiuti de minimis.
VANTAGGI FISCALI
- Per le persone fisiche è prevista una detrazione dall’imposta lor-da pari al 30% dell’investimento (capitale sociale e sovraprezzo) fino a un massimo di € 1 milione (risparmio massimo € 300.000)
- Per le persone giuridiche il vantaggio si traduce in una deduzio-ne dal reddito pari al 30% dell’investimento fino a un massimo di € 1.8 milioni (risparmio massimo € 129.600)
Filippo de Bartolomeis. Avvocato presso lo Studio Villa Roveda Associati, è laureato in Giurisprudenza presso l’Università Cattolica di Milano con Master di Specializzazione in “Crisi di impresa e Procedure Concorsuali nell’attuale contesto normativo e di mercato” della Business School de Il Sole 24 ore. È iscritto nell’Albo di Milano al n. 32540. Svolge l’attività di consulenza e assistenza giudiziale e stragiudiziale in materia tributaria, commerciale e societaria.
Niccolò Treppo. Laureato in Economia, Amministrazione e Controllo presso l’Università degli Studi del Piemonte Orientale di Novara, è iscritto all’Ordine dei Dottori Commercialisti di Milano. Svolge presso lo Studio Villa Roveda Associati attività di gestione contabile, consulenza aziendale, fiscale e societaria ed attività di reporting aziendale e controllo di gestione.