A COLLOQUIO CON VALENTINA DE SANTIS, DIRETTRICE DEL 5 STELLE GRAND HOTEL TREMEZZO, VINCITRICE DEL PREMIO HOTELIER OF THE YEAR 2022
(Nella foto di copertina)
#lusso #hotel #management
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di Paolo Andreatta
«Recuperare una dimensione ormai persa». È questa la caratteristica chiave che l’ospitalità di oggi deve saper offrire al cliente. Parola di Valentina De Santis, alla guida di uno degli hotel più iconici d’Italia, il 5 stelle lusso Grand Hotel Tremezzo, capolavoro Liberty affacciato sulle sponde del Lago di Como. Una laurea in Economia per l’Arte e una specializzazione in Management, Valentina De Santis ha ricevuto quest’anno il premio Hotelier of the Year, consegnatole a Las Vegas dai 4.000 travel advisor e leader dell’ospitalità, nel corso della Virtuoso Travel Week 2022.
UN RISULTATO CHE VALE DOPPIO. SOLO DUE VOLTE NELLA SUA STORIA, INFATTI, IL PREMIO È ANDATO A UN HOTEL INDIPENDENTE.
«È un riconoscimento che racconta una grande storia di famiglia. Nel mondo i grandi brand e le catene continuano ad avere una crescente importanza e forza. Gli alberghi indipendenti e di famiglia stanno però diventando sempre più ricercati e riconosciuti: dai clienti, dai travel advisor e dagli esperti a livello mondiale. Una managerialità distintiva».
CHE COSA SIGNIFICA FAR VIVERE OGGI ALL’OSPITE UN’ESPERIENZA FUORI DALL’ORDINARIO?
«La straordinarietà non è più offerta dell’eccesso. Dopo la pandemia stanno venendo a galla valori che si erano dimenticati. Il desiderio è quello di voler godere del proprio tempo in modo più intenso e profondo. Ancor più nel lusso, che sta cambiando accezione: non tanto l’eccesso ma il ritorno a un gusto fatto di semplicità, di cose intangibili, di ricordi passati e autentici».
UNA STORIA DI FAMIGLIA
UN’INDICAZIONE PREZIOSA PER L’INTERO COMPARTO. UN RITORNO AL TEMPO RALLENTATO TIPICO DELLA VILLEGGIATURA SETTE-OTTOCENTESCA.
«È esattamente l’idea che sta alla base del nostro nuovo progetto Passalacqua. Una meravigliosa villa prima di proprietà privata statunitense. È stata la realizzazione di una visione, alla cui base sta una filosofia specifica: un viaggio nel tempo per godere la tipologia di vacanza che si viveva nel 1797; quell’idea dell’antica villeggiatura italiana che recupera valori, gesti, tempo e semplicità».
UN PROGETTO INAUGURATO LO SCORSO 3 GIUGNO. NON A CASO IL 2022 HA SEGNATO UNA DECISA RIPRESA PER IL COMPARTO.
«Stiamo vivendo un anno fuori dal comune, quasi inaspettato. Un mercato che non è mai stato così euforico. La definirei una stagione di ritorno. I confini si sono riaperti e le barriere sono cadute, quella della paura in primis. Con un vantaggio: oggi riusciamo ad apprezzare tutto di più. Abbiamo registrato una domanda frizzante e non elastica ai prezzi».
I PREZZI DELL’OFFERTA, IN PARTICOLARE, SONO CRESCIUTI IN MANIERA SENSIBILE.
«Non c’è stata resistenza al prezzo. I listini, anche F&B, sono stati liberi di crescere e accolti di buon grado. Pensiamo, per esempio, a clienti americani costretti a mete locali limitate, con prezzi esplosi al rialzo. Tornati in Italia, si sono dimostrati pronti a pagare tariffe anche molto più alte. È un trend che continuerà in futuro. È fondamentale però dare al cliente un messaggio di coerenza con la propria offerta, al netto di quanto siano disposti a pagare. Il rischio è di approfittarsi dell’euforia con un danno futuro difficile da recuperare».
OGGI, PERÒ, CRESCONO IN MANIERA PREOCCUPANTE ANCHE I COSTI, LEGATI AL CARO ENERGIA.
«Il rincaro di energia e gas è un tema pesante. Voglio però restare positiva, ricordando come siamo stati coraggiosi durante il clou della pandemia e del lockdown. E soprattutto consigliare di avere una strategia chiara e delineata e non deviare troppo davanti a ogni ostacolo. La coerenza resta per me l’elemento più importante».
GUARDANDO AL FUTURO?
«Le previsioni sulla stagione prossima sono già interessanti, con un trend per soggiorni più lunghi e una voglia di godersi di più la struttura, favorendo comparti come l’F&B in hotel. Ottime le previsioni per le “code di stagione”. Notiamo che la voglia di viaggiare è meno impattante della stagionalità standard stessa. Esiste una nuova curiosità alla scoperta del viaggio fuori stagione. Per questo abbiamo scelto di prolungare l’apertura di Passalacqua fino a gennaio. Oggi è decisivo destagionalizzare anche mete fortemente stagionalizzate. Il Lago di Como è proprio una di queste».
5 RISTORANTI
Cinque diversi concetti di bar e ristorante, guidati dal F&B Director Pio Frasca e dall’Executive Chef Osvaldo Presazzi.