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LO SPRECO ALIMENTARE RESTA UNO DEGLI ELEMENTI PIÙ CRITICI PER L’HORECA. ECCO UNA SOLUZIONE CONCRETA, APPETIBILE ANCHE PER GLI HOTEL
1.2 trilioni. È il valore stimato dello spreco alimentare nel mondo da associazioni come WWF, FAO o UNICEF, che ricordano come il 30% della terra coltivata è utilizzato per produrre cibo che non verrà mai consumato. In Italia, tra 2019 e 2021, il 6,3% della popolazione ha avuto problemi di accesso al cibo. Un problema che da solo è responsabile del 10% delle emissioni di gas serra a livello globale. Recuperando anche solo un quarto dello spreco alimentare a livello globale, si potrebbero sfamare gli oltre 800 milioni di persone che ogni giorno non hanno invece accesso al cibo.
IL MONDO ALBERGHIERO NON FA ECCEZIONE
Secondo i dati di The Sustainable Restaurant Association, gli hotel producono in media 1 kg di rifiuti ogni notte per cliente, di cui l’80% è costituito da spreco alimentare. Più di 12 mln di tonnellate di cibo ancora fresco vengono sprecate ogni anno in Europa nel settore Hospitality. Un dato che incide a livello socio-ambientale, ma anche economico. Nel mondo lo spreco alimentare vale oltre 100 mld nel solo settore hotellerie. The Sustainable Restaurant Association ha stimato che un’attenzione maggiore allo spreco alimentare può ridurre i costi del 20%. Esistono strategie specifiche nel lotta allo spreco alimentare, come quella avanzata da uno studio finlandese che ha dimostrato come ridurre di 3 cm la dimensione dei piatti riduca il food waste del 20%. L’obiettivo di rendere i consumatori più consapevoli resta, però, il dato prioritario.
COMPENSATION STRATEGY
Tra le soluzioni basate sull’ottica della “compensation” per il cliente c’è Too Good To Go, che mette in contatto i punti vendita – hotel inclusi – che hanno cibo e prodotti alimentari invenduti – altrimenti sprecati – con i consumatori, offrendoli a prezzi scontati. «Too Good To Go collabora già con diverse strutture alberghiere – spiega Francesco Mezzetti, Business Developer. – In un anno abbiamo salvato circa 30.000 pasti su 188 strutture. L’utente cerca l’hotel sull’app e in pochi click acquista la Magic Box a sorpresa. Si reca in hotel all’orario stabilito e ritira il cibo. Il contenuto a sorpresa al tempo stesso istruisce il cliente e snellisce il compito della cucina». Il meccanismo, inoltre, porta il consumatore a entrare nelle strutture e conoscerne la proposta F&B. Un elemento che, in particolare per gli hotel, non è da sottovalutare.
COME FUNZIONA TOO GOOD TO GO
UN USO CORRETTO E CONSAPEVOLE
Attenzione però a comporre una magic box a sorpresa dignitosa. «Nell’ambito dell’Horeca – spiega Lucia Tomelleri, tra gli utenti della primissima ora di Too Good To Go, con una media di almeno una box al giorno – ci sono ampi margini di miglioramento. Il rischio è, come mi è capitato, che si abbia la sensazione di prendere gli avanzi del tavolo o che le strutture vogliano solo farsi pubblicità e poi scompaiono. Come utenti, ci interessa che la struttura abbia capito il senso autentico di Too Good To Go». Una necessità chiara di continuità nella presenza sulla piattaforma e di onestà nelle porzioni.
80%
DEI RIFIUTI IN HOTEL
È CIBO SPRECATO
100 MLD
VALORE SPRECO ALIMENTARE
SETTORE HOTELLERIE GLOBALE
20%
RIDUZIONE COSTI STIMATA A FRONTE DI UNA MAGGIORE ATTENZIONE ALLO SPRECO
Fonte: The Sustainable Restaurant Association
GLI ELEMENTI DELLA MAGIC BOX?
_ Prodotti della colazione preconfezionati
_ Ingredienti avanzati dalle cucine
_ Prodotti dei mini bar in fase di scadenza
_ Prodotti del Buffet