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di Paolo Andreatta

COSA SIGNIFICA GUIDARE OGGI CON SUCCESSO UN GRUPPO DA 365 MILIONI DI FATTURATO? L’INTERVISTA A SARA DIGIESI, CEO DI BWH HOTELS ITALIA E MALTA

170  hotel in Italia, 4,5 milioni di presenze e 365 milioni di fatturato, con 11 brand e diverse formule di affiliazione per gli imprenditori alberghieri. È l’universo di BWH Hotels Italia & Malta – gruppo che a livello mondiale conta 4300 hotel in 100 paesi e opera con 19 brand – guidato dalla Chief Executive Officer Sara Digiesi, il cui profilo manageriale e la cui leadership ne fanno una delle figure più interessanti nell’ambito dell’ospitalità, non solo in Italia. Con lei abbiamo approfondito alcuni dei temi cruciali dell’hospitality management odierno, tra modelli gestionali efficaci, innovazione, human resources, empowerment femminile e approccio alla sostenibilità, tema a cui Sara Digiesi guarda anche in qualità di membro rappresentante per il gruppo BWH, a livello globale, del GBTA Sustainability Leadership Council e di Sustainable Hospitality Alliance, all’interno del Planet Committee.

Con 7 aperture registrate fino a settembre e 8 in pipeline nei prossimi mesi, i numeri di BWH Hotels Italia e Malta mostrano un segno decisamente positivo. In un quadro macroeconomico, però, non altrettanto ottimistico.

«Il contesto è sicuramente sfidante, caratterizzato da incertezze geopolitiche, un evidente aumento dei costi operativi e, sul fronte della domanda, un potere d’acquisto dei consumatori messo alla prova dall’inflazione. In questo quadro è importante sollecitare una domanda internazionale con maggiore capacità di spesa e al tempo stesso saper rafforzare le relazioni con gli operatori e le aziende locali».

Qual è il modello di business di BWH Hotels?

«Si posiziona su diversi segmenti con i marchi WorldHotels, Best Western e Sure hotels e sostiene le strutture sia sul fronte dei ricavi, sia dei costi. Con una solida piattaforma distributiva e commerciale che è un tramite di business importante per le strutture affiliate. Al tempo stesso, supporta le gestioni con la forza contrattuale di un grande gruppo, attraverso la centrale acquisti Si Supply, con servizi avanzati di assistenza e consulenza e sinergie importanti nell’ambito dell’innovazione digitale e tecnologica, dell’ESG e delle HR, con la recente partnership con HIA – Hospitality Innovation Academy e la creazione della prima Hotel Academy in Italia, a Firenze».

Circa il 55% delle strutture affiliate a BWH Hotels garantisce servizi ristorativi, oltre alla colazione. Come guardare oggi a questo comparto?

«La componente F&B negli hotel è sempre più strategica, anche per gli impatti economici e gestionali. In Italia non è più solo un servizio complementare accessorio, ma un elemento chiave nella differenziazione di prodotto e nella percezione di qualità della struttura. Vantiamo oggi all’interno delle nostre strutture numerose eccellenze riconosciute e apprezzate anche da ospiti esterni, come il ristorante ‘Chiantà’ presso il WH Cristoforo Colombo a Milano o il ‘Vizio’ presso il BW Hotel Quattrotorri di Perugia. Sosteniamo l’innalzamento dell’offerta gastronomica delle strutture affiliate, puntando su tre pilastri: qualità dei prodotti, valorizzazione della cucina locale e cura del servizio».

 

Il settore dell’ospitalità, in Italia, sta facendo progressi verso una maggiore rappresentanza femminile?

 «Senz’altro, ma c’è ancora molta strada da fare. Nel turismo, solo il 7% delle donne è CEO e poco più del 20% ricopre ruoli manageriali, nonostante la prevalenza di donne negli organici delle aziende. L’assenza di una cultura diffusa, che consideri le necessità di conciliazione tra vita privata e professionale, troppo spesso non permette a donne di talento di esprimere il loro potenziale. In BWH Hotels Italia e Malta, oltre il 60% dei ruoli manageriali sono affidati a donne. Abbiamo da poco conseguito la certificazione UNI PDR 125:2022, prassi di riferimento per la parità di genere e siamo portatori di valori e pratiche di equità in tutto il nostro network».

Lei ha all’attivo due master: uno in Economia del Turismo e uno in Sostenibilità e Green Economy, ed è membro del GBTA Sustainability Council. Quanto oggi il mondo degli hotel può davvero essere sostenibile?

«Lo può essere in modo concreto e sistematico, ma questo richiede un cambiamento profondo nelle modalità operative, una pianificazione strategica a lungo termine e il coinvolgimento di tutti gli stakeholder. La sostenibilità non è più solo una scelta etica, ma una necessità che influenza il successo economico delle strutture alberghiere nel lungo periodo. Gli hotel hanno la responsabilità di ridurre il loro impatto ambientale, migliorare l’impatto sociale e orientare il proprio approccio secondo principi ESG. BWH da tempo lavora in questo ambito. La misurazione dei progressi su indicatori ESG è da oltre 10 anni effettuata in tutti gli alberghi del gruppo, grazie al programma “Stay for the Planet”, con certificazioni di terze parti. Tutte le nostre strutture saranno certificate entro il 2026: già quest’anno prevediamo di avere 40 hotel certificati. Chiave per un approccio completo a questo tema è, come sempre, la formazione di nuove competenze».

Tra i trend più evidenti nel settore ospitalità c’è l’evoluzione tecnologica. Quali sono le frontiere per gli hotel oggi?

«L’AI è entrata in modo importante anche nel settore dell’ospitalità. Siamo in una fase di sperimentazione importante che immaginiamo non si esaurirà, aprendo sempre nuove frontiere di innovazione.  Una partnership come quella che abbiamo con Alexa e l’utilizzo che gli ospiti fanno dell’applicazione voice nelle camere testimoniano che l’evoluzione non può fermarsi».

Un’ultima domanda sulla nuova Operations Company SIHO: di cosa si tratta?

«SIHO è un veicolo per le gestioni alberghiere che abbiamo sviluppato con l’obiettivo di poter operare come gestori di strutture già affiliate al nostro Gruppo o di nuovi hotel che portino i nostri marchi. Con SIHO ci strutturiamo per poter offrire al mercato servizi più ampi. Con questo progetto intendiamo valorizzare il potenziale di ogni hotel, condotto attraverso una gestione professionale, sostenibile e profittevole, garantita dalla forza BWH Hotels e dall’esperienza degli imprenditori associati».

BWH HOTELS

È una realtà alberghiera presente in tutto il mondo nata nel 2019.

 Oggi conta 4300 hotel in 100 paesi e opera con 19 brand. In Italia ha 170 hotel in 100 destinazioni. L’attività è focalizzata su 11 brand, con diverse formule di affiliazione. A inizio 2024, ha annunciato la trasformazione in Società Benefit.

WorldHotels è la proposta upper-upscale del Gruppo Best Western è il marchio iconico, con un posizionamento upscale-midscale Sure Hotel Collection by BW  è la soluzione economy.

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