«Ad oggi, il Food & Beverage è uno degli aspetti fondamenta li nella scelta dell’hotel da parte degli ospiti. La quasi totalità di loro, infatti, consuma almeno un pasto all’interno della struttura. È evidente che se si offre ai clienti un’ottima esperienza sensoriale si otterrà di conseguenza un’apprezzata esperienza generale del soggiorno, con un ritorno positivo d’immagine e reputazione per la struttura». A parlare è Leonardo Serranti, Direttore del Principi di Piemonte | UNA Esperienze, premiato, lo scorso novembre, con il riconoscimento Best F&B Manager agli AIFBM Award. Un premio che testimonia l’importanza cruciale di una ristorazione di qualità all’interno degli hotel.

DIRETTORE, QUALI SONO STATI I PRINCIPALI ELEMENTI CHE HANNO PORTATO A UN SIMILE RISULTATO?

«Ciò che contraddistingue la nostra offerta è prima di tutto l’attenzione rivolta agli ospiti che soggiornano nella struttura. Cerchiamo di organizzare i servizi affinché abbiano l’opportunità di consumare un pasto in qualsiasi momento della giornata, sorpassando la classica limitazione oraria, proponendo così un’offerta immersiva e di eccellenza. Inoltre, un aspetto importante delle strutture di Gruppo UNA, è avere internalizzato la gestione della ristorazione, agendo direttamente sulla qualità del cibo e del servizio. A tal fine, il Gruppo ha ideato e sviluppato il concept ristorativo “UNA cucina”, applicandolo in tutti i 28 ristoranti a gestione diretta degli alberghi UNA Esperienze, UNAHOTELS e UNAWAY in tutto il territorio italiano».

A CHE PUNTO SIAMO, SECONDO LEI, NEL PROCESSO DI RIVALUTAZIONE DEL COMPARTO F&B IN HOTEL?

«Nell’ultimo anno la ristorazione in hotel ha acquisito maggiore centralità nel concetto di ospitalità, ottenendo apprezzamenti e riconoscimenti sia per la qualità dei servizi che del cibo. Non credo che esista una competizione con i ristoranti “tradizionali”, in quanto quelli degli hotel, e di Gruppo UNA in particolar modo, si rivolgono a fasce di clientela che cercano atmosfere più intime e un livello di servizio diverso da quello che offrono la maggior parte dei ristoranti esterni. Per Gruppo UNA il vantaggio principale, come dicevo, è quello di avere un concept ristorativo interno, che ci permette di agire con maggiore flessibilità e rapidità».

QUALI SONO I TEMI SUI QUALI LAVORARE DI PIÙ NELL’AMBITO RISTORATIVO PER QUESTO 2024?

«Negli ultimi anni i maggiori player dell’ospitalità, tra cui ovviamente anche Gruppo UNA, hanno sperimentato e investito molto in progresso tecnologico e iniziative sostenibili, e credo fortemente che saranno ancora questi i principali aspetti che continueranno a guidare anche il 2024».

HA CITATO IL TEMA DELLA SOSTENIBILITÀ. QUALI LE SCELTE FATTE DAL GRUPPO UNA?

«Senza dubbio il futuro del nostro Gruppo sarà sempre più sostenibile, al fine di garantire una ristorazione moderna, attenta al territorio, inclusiva e che rappresenti un valore aggiunto al soggiorno dei nostri ospiti. Sono già molte le iniziative attuate nel le varie strutture che rivolgono un’attenzione particolare al tema dello spreco alimentare; inoltre, poniamo particolare cura nella scelta dei fornitori e nella successiva selezione dei prodotti, includendo ingredienti certificati secondo standard ambientali che provengono da produttori biologici locali. Infine, alcuni ristoranti by “UNA cucina” si sono uniti al movimento anti-spreco al fianco di Too Good To Go, realtà digitale nata per combattere lo spreco alimentare che permette di acquistare a prezzi vantaggiosi il cibo invenduto della giornata».

“IL FOOD & BEVERAGE È UNO DEGLI ASPETTI FONDAMENTALI NELLA SCELTA DELL’HOTEL DA PARTE DEGLI OSPITI”