LA CRESCITA (CRUCIALE) DELL’OSPITALITÀ DI LUSSO

CONTA IL 3,8% DELL’OFFERTA MA VALE IL 19% DEL FATTURATO DELL’HOTELLERIE ITALIANA. UN COMPARTO CHIAVE PER LA RIPRESA DELL’OSPITALITÀ CHE GUARDA CON FIDUCIA AL FUTURO

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Tempo di lettura: 7 minuti

Il turismo è la forza trainante dell’industria e dell’economia italiana. A dirlo sono i numeri. Quelli di Confindustria, in primis, ripresi da Federturismo, la cui analisi sottolinea una spesa dei viaggiatori stranieri che ha completato il recupero sul periodo pre-Covid con una spesa per i servizi al +5,3% nel secondo trimestre. «Nonostante il caro energia, le condizioni di finanziamento peggiorate e l’inflazione alle stelle continuino a determinare forti rischi per i consumi – spiega Marina Lalli, Presidente di Federturismo Confindustria – rincuora apprendere che nei servizi nel terzo trimestre è atteso comunque un rimbalzo, seppur ridotto, che permetterà di raggiungere numeri positivi anche nel 2023.

IMPATTO DEL COMPARTO LUSSO SULL’INDUSTRIA DELL’OSPITALITÀ

HOSPITALITY REVENUE TOTALE (IN MLD DI EURO) A FOCUS SUL SEGMENTO LUXURY

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UN COMPARTO CHIAVE

In particolare, i dati Thrends parlano di un fatturato alberghiero per il 2021 intorno ai 16 miliardi. Di cui il 19% realizzato dal segmento 5 stelle. Un comparto chiave dal fortissimo valore aggiunto che, pur rappresentando il 3,8% del volume di stanze totali in Italia, cuba quasi un quarto del fatturato generale. Con un CAGR 2013-2022 in forte crescita, al +5,3% come raccontano i dati del recentissimo Luxury Hospitality Report Italy 2022 realizzato da Thrends.

LUXURY HOSPITALITY REPORT ITALY 2022

Elaborato da Thrends, presentato in anteprima in occasione della Luxury Hospitality Conference a Milano e rilasciato integralmente all’Hospitality Day di Rimini, raccoglie un campione di circa 220 strutture 5 stelle distribuite in tutta Italia

LUXURY HOTEL IN ITALIA 

ANNO 2022

652

HOTEL

PERFORMANCE POSITIVE

La ricerca, che mappa numeri, player e performance di un settore essenziale non solo per l’eccellenza made in Italy ma per l’andamento di tutto il comparto Horeca italiano, racconta di un 2021 che aveva già recuperato un +70,9% sulle presenze 2020. Un tasso di ripresa a doppia cifra che – se pur in un quadro generale ancora dal segno negativo, al di sotto sia dei 21,4 miliardi fatturati dal mondo dell’ospitalità nel 2019 sia dei 4,2 miliardi di euro fatti registrare dal comparto a cinque stelle nell’ultimo anno pre pandemia – trova riscontro anche nel numero delle nuove aperture previste nel 2022.

NUOVE APERTURE 2022

Sono 60 le nuove aperture previste nel 2022 per il comparto alberghiero di lusso: di cui 51 già avvenute e le restanti annunciate da qui a fine anno. Una media di cinque ogni mese. Ben al di sopra della media mensile Istat degli scorsi anni attestata a 2,3.

RESISTENZA AL PREZZO

A trainare la rinnovata resilienza del fatturato luxury italiano c’è la forte dinamicità del prezzo. Con aumenti significativi che, nel comparto dell’ospitalità di lusso, hanno caratterizzato tutto il periodo post pandemico e che, secondo la maggior parte dei professionisti del settore, proseguiranno anche nel 2023. «Non c’è stata alcuna resistenza al prezzo – conferma Luca Marinelli, Area Director learning and development, Italia, Spagna e Portogallo di Belmond. – Le politiche tariffarie sono in crescita e continueranno a esserlo, anche nell’offerta F&B in struttura».

NUOVE APERTURE HOTEL NEL 2022

HOTEL & STANZE

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NO SEASON E LAST MINUTE

A supportare la crescita del 2021 è stato il recupero del mercato USA, iniziato lo scorso anno e completatosi nel 2022. In crescita anche gli arrivi dalle aree scandinave. Mentre per il 2021 i dati Thrends raccontano ancora di un turismo soprattutto di prossimità: con Germania, Francia, Svizzera e Liechtenstein a dominare la classifica delle presenze. In attesa che ribussino alla portano anche i mercati indiano e mediorientale. E per i trend? «Viviamo un periodo di evoluzione rapidissima – sottolinea Luigi Passera, CEO di Lario Hotels. – Individuare trend stabili per il futuro è sempre più complicato. Credo però che la principale tendenza per gli anni avvenire sia un turismo “no season”». E, come aggiunge Ludovica Rocchi, Brand Manager di R Collection Hotels, «una clientela last minute con un soggiorno medio però più lungo, assestato sulle quattro notti».

8 TOP MARKET PER ARRIVI IN ITALIA NEL 2021

ANNO 2022

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