SE IL 2023 SI È CHIUSO CON NUMERI POSITIVI QUALE SARÀ IL TREND PER IL 2024? ECCO LE PREVISIONI DI CGA BY NIQ
#dati #tendenze #consumi
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Il mercato del fuori casa è in salute. La percentuale dei consumatori che hanno fatto visita a locali fuori casa da luglio a fine anno si è mantenuta stabile, con un leggero incremento dall’84% all’86% registrato a dicembre 2023. A raccontarlo sono i dati di CGA by NIQ che mostrano un consumatore propenso a frequentare con continuità il fuori casa italiano, con una cadenza per lo più di una o due volte a settimana. La fotografia emersa dall’ultimo report sulle visite “on-premise” di CGA by NIQ tratteggia un profilo in linea con quanto conosciamo: i consumatori che visitano i locali più frequentemente sono in genere più giovani, residenti nel centro città/paese e con un reddito familiare medio più elevato.
PRONOSTICO DEI CONSUMATORI PER IL FUORI CASA 2024
TIPOLOGIA D’ESERCIZIO
11%
USCIRÒ DI PIÙ
61%
USCIRÒ CON LA
STESSA FREQUENZA
22%
USCIRÒ DI MENO
Fonte: CGA Monthly On Premise Consumer Pulse Report December 2023
Sample: 750 – CGA by NIQ
PREVISIONI 2024
I dati relativi al consumo del foodservice dei cinque big in Europa (Italia, Francia, Spagna, Germania, Regno Unito), presentati da Circana nel corso dell’edizione 2024 di SIGEP, lo scorso gennaio, parlano di consumi che nel 2023 hanno raggiunto i 321 miliardi di euro segnando un + 4% rispetto al periodo pre-Covid. Se il 2023 si è chiuso con numeri positivi, quale sarà il trend per il 2024? A fare alcune previsioni a riguardo è proprio il report di CGA by NIQ che, a fronte di un 61% di consumatori che intendono mantenere invariate le loro visite fuori casa nel 2024 rispetto al 2023, confermando una stabilità di fondo, mostra anche un 22% di consumatori intenzionati a diminuire le proprie visite nel comparto Horeca. Tra le cause principali: l’aumento del costo della vita e l’aumento dei prezzi per mangiare e bere fuori casa.
SCELTA DELLE BEVANDE DI COLORO CHE SONO ANDATI NELL’ON PREMISE
(dicembre 2023 vs novembre 2023)
PIZZERIE E APERITIVI LA FANNO DA PADRONI
Il consumo fuori casa resta, però, per gli italiani, una delle categoria di spesa a cui si rinuncia difficilmente. Le visite regolari a pub, bar, ristoranti e altri locali simili, infatti, sono risultate essere tra le priorità di spesa nei prossimi 12 mesi per il 27% dei rispondenti. Al di sopra di categorie come tecnologia, veicoli ed eventi sportivi. Tra le tipologie d’esercizio favorite dai consumatori per il 2024 ci saranno le pizzerie, scelte dal 68% dei consumatori, seguite dalle caffetterie (61%), bar ristoranti (60%), ristoranti (59%), ristoranti informali, bar e luoghi d’intrattenimento (52%) e pub (47%). Tra i momenti di consumo l’aperitivo la fa da padrone con il 58% delle risposte.
DOVE E PERCHÉ I CONSUMATORI INTENDONO AUMENTARE LA LORO FREQUENZA FUORI CASA NEL 2024?
TIPOLOGIA D’ESERCIZIO
68%
PIZZERIE
61%
CAFFETTERIE
59%
RISTORANTI
52%
BAR
52%
LUOGHI D’INTRATTENIMENTO
48%
PUB
MOMENTI DI CONSUMO
58%
APERITIVO
Fonte: CGA Monthly On Premise Consumer Pulse Report December 2023
Sample: 750 – CGA by NIQ
PRINCIPALI SOSTITUTI DEL CONSUMO DI ALCOL TRA I CONSUMATORI CHE INTENDONO MODERARE L’ASSUNZIONE DI ALCOL NEL 2024
RIDUZIONE DEL CONSUMO DI ALCOL
Tra le tendenze più marcate, il 2024 rinnoverà quella del consumo low e no alcol. Il 32% dei consumatori concorda sul fatto che, nel corso di tutto il 2024, regolerà l’assunzione di alcol. Un trend che coinvolge in particolare i giovani della Gen Z; e che si inserisce anche nel più ampio trend salutista. Priorità, quella del benessere, che caratterizza le intenzioni dell’82% dei rispondenti. Non è un caso che il “Dry January” appena concluso abbia coinvolto un numero di consumatori in crescita, con un 22% dei rispondenti che ha evitato di bere alcol completamente, in particolare nella fascia tra i 18 e i 34 anni, e un 40% che ne ha ridotto l’assunzione.
32%
TREND LOW/NO ALCOL
Consumatori che dichiarano
che regoleranno il consumo di alcol durante il 2024
OCCHIO AL TÈ
Tra le referenze da tenere d’occhio per il 2024 c’è il tè. La domanda da porsi, infatti, è: chi riempirà il vuoto lasciato dai consumi di coloro che sceglieranno di diminuire o abbandonare l’assunzione di alcol. Il report CGA by NIQ dà una prima interessante risposta: sopra bibite analcoliche e soluzioni come cocktail no alcool o vino analcolico troviamo il tè. Secondo solo al caffè, è tra i preferiti dalle generazioni più giovani, che guardano con interesse anche a bevande calde e cocktail innovativi senza alcol.